Agosto, tanto agognato, è arrivato, portando con sé le attesissime ferie. Quest’anno, ho deciso di trascorrere le mie vacanze in Sicilia, la mia regione, che conosco, ma che non mi stanca mai. Approfitto di questo break estivo per visitare la mia regione, lontana dalla mia scrivania e dal mio computer, compagno di mille avventure lavorative, dalla quotidiana routine catanese e dalle telefonate dei clienti.
Turisti per caso? No, “Turisti A Caso”! 
Non me ne vogliate, ma dal 14 al 24 Agosto, non ci sono per nessuno: tenda, attrezzature da campeggio, faccio il pieno di carburante e via. Si parte per un’escursione alla scoperta delle più belle spiagge siciliane. Il mio compagno controlla ancora una volta i bagagli. Sì, abbiamo preso tutto. Anche il fornelletto e la caffettiera, che non abbiamo mai usato qui in Sicilia, dove i bar sono ad ogni angolo di strada. Ok, li portiamo comunque.
Abbiamo preso tutto? Sì, pare di sì. Pronti? Partiti.
Da Catania a Palermo passando per le Madonie
Sfrecciamo sulla A19 che collegava, prima del disastro che ha causato l’interruzione del tratto autostradale, Catania al capoluogo siciliano. Una simpatica deviazione ci fa allungare un po’ il percorso. Usciamo dall’autostrada a Tremonzelli e ci addentriamo lungo la statale 634, quasi emozionati all’idea di scoprire quell’entroterra siculo che vediamo solo di passaggio, durante le trasferte regionali di lavoro. Ma stavolta no. Non è per lavoro che ci spostiamo. Lo stato mentale con cui affrontiamo il tragitto è rilassato e curioso di scoprire nuovi scorci.
Ci troviamo, in men che non si dica, nel cuore del parco delle Madonie, senza fretta, curiosi e desiderosi di ricaricarci delle varie tonalità di verde, dell’aria salubre e fresca e, dei profumi di bosco, che contraddistinguono questi luoghi.
Polizzi Generosa: meta obbligata del turismo in Sicilia
Tutto qui sembra essersi fermato a oltre 100 anni fa, quando i nonni di Martin Charles Scorsese, celeberrimo regista statunitense, emigrarono da questo piccolo borgo nel cuore della Sicilia. Tutto sembra fermo, è vero, ma una cosa è cambiata. A Polizzi Generosa, prima del 10 Aprile di quest’anno, di sicuro si vedevano per strada “sempre le stesse facce”. Oggi, il crollo della A19 ha reso questo luogo una tappa obbligata per tutti coloro i quali, da Catania, devono raggiungere il capoluogo siciliano. Volti nuovi, turisti, gente che (ahimè) deve andare a lavoro a Palermo. Le piccole attività hanno fatto prestissimo a decuplicare il numero delle insegne che indicano produzioni tipiche locali, dai cannoli e la ricotta freschissimi, alle prelibatezze della gastronomia madonita. Io e Giovanni ci guardiamo per un nanosecondo. Scoppiamo a ridere. Polizzi Generosa: da luogo ormai dimenticato, a “gettonata” (ehm… obbligata) meta turistica. Decidiamo, quindi, di fermare l’auto, nei pressi di un’invitante sorgente, e goderci un po’ di natura.
Polizzi Generosa: l’Atene Siciliana e i suoi sapori tipici
Sul nome di Polizzi sono state fatte diverse supposizioni: secondo Diodoro Siculo corrisponde all’Atene siciliana, detta per antonomasia Polis. Altri studiosi, invece, fanno risalire il nome del paese agli dei Palici, figli della ninfa Thalia, alla quale è dedicata una fonte, la Naftolia, che si trova ai piedi del colle su cui sorge la cittadina.
Scesi dalla macchina ci incamminiamo per i vicoli del borgo madonita, tra antiche stradine e vicoli dal sapore bizantino e normanno. Lungo il cammino un buffo signore panciuto, con un grembiule candido, ci saluta e ci invita a entrare nella sua bottega. Io e Giovanni ci guardiamo, guardiamo i salumi appesi, annusiamo il profumo speziato e invitante e sfoderiamo uno dei nostri migliori sorrisi all’omino panciuto. Ha inizio una lunga degustazione di prodotti tipici: salame all’arancia, fesa di maiale affumicata, formaggi di capra. Il minimo è stato farci una piccola scorta da portare durante il nostro viaggio.
Decidiamo, allora, di cercare un posto dove mangiare davvero. Controlliamo TripAdvisor e scegliamo l’agriturismo: Giardino Donna Lavia. Un’esperienza di accoglienza e gusto. A completare il piacevole soggiorno hanno contribuito, infatti, la permanenza nell’agriturismo, la gentilezza, l’accoglienza e, non ultimo, il buon cibo. Porteremo con noi un ottimo ricordo del sig. Luigi e di sua moglie.
Verso le spiagge di San Vito Lo Capo: si riparte!
Sono ormai le 15.00, ma abbiamo visitato uno scorcio di Madonie, approfittando dell’interruzione dell’autostrada Catania – Palermo. La A19, insomma. Se ci pensi bene, il punto di vista da cui guardi le cose è fondamentale a determinare il tuo stato mentale. Immagina cosa sarebbe successo se, piuttosto che decidere di trascorrere qualche ora di relax a Polizzi Generosa, avessimo pensato che avremmo impiegato più ore del previsto e che avremmo fatto tardi. Invece, eravamo lì: soddisfatti del pranzo luculliano, felici di aver conosciuto Luigi e la moglie e pronti a ripartire alla volta della spiaggia di San Vito Lo Capo.
Giovanni entra in macchina, e tira giù la cappotta dell’auto facendo mescolare l’aria fresca. Io mi metto a dormire, come spesso accade, dopo 2 km esatti, sulle note di Drones. Come faccio, non lo so.
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… detto tra noi, siamo curiosi come delle scimmie!
3 Comments On Verso la spiaggia di San Vito Lo Capo
Luca
Complimenti Marialuisa! Il tuo racconto mi ha entusiasmato e la passione per la tua terra mi ha contagiato… È davvero un bel modo di raccontare un’esperienza di viaggio facendo venire voglia di visitare quegli splendidi posti. Brava!
chiara
Grazie Marialuisa, il tuo entusiasmo mi ha contagiato. Mi è sembrato di essere in vacanza con voi :-)+
Grazie Luca e grazie anche a Chiara. Sono felice di sapere che il racconto vi piaccia. Curiosi di sapere com’è andato avanti il viaggio? Scopritelo nel nuovo articolo!